Questo Distretto nell’ambito della programmazione dell’area Disabilità, vuol ripensare i servizi rivolti alle persone con fragilità cambiando lo sguardo e attivando un percorso che favorisca gradualmente il passaggio da un welfare basato sulla protezione ad uno basato sui diritti e l’inclusione.
La prospettiva è quella di considerare la persona con disabilità non un soggetto genericamente “fragile” ma un cittadino titolare di tutti diritti, tra i quali quello di autodeterminarsi.
In quest’ottica e con lo sfondo della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, il compito dell’operatore, dell’amministratore, del legislatore è quello di mettere a disposizione la propria competenza per garantire l’esigibilità dei diritti civili e sociali a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro caratteristiche.
In questo senso, come non è più possibile definire una persona attraverso la mera indicazione della sua disabilità, allo stesso modo per promuovere un effettivo accesso ai diritti è necessario ricercare ed agire in termini multidimensionali: i processi che coinvolgono le persone con disabilità – inclusione, attivazione lavorativa, percorsi di vita indipendente, costruzione di una famiglia- vengono dunque letti e interpretati allargando lo sguardo all’intera comunità.
Saremo aiutati in questo passaggio dal Centro Studi DiVi dell’Università di Torino.
La conferenza pubblica sarà l’occasione per riflettere insieme su questo nuovo paradigma.